DALLE VALLI DEL NATISONE: LA VAL ALBERONE di Aran Cosentino
Sono ormai rari i corsi d'acqua ancora naturali sulle Alpi.
L'acqua viene portata via e immessa nei tubi per fare energia. Fortunatamente in queste valli colpite dallo spopolamento si alzano voci contrarie, cittadini che hanno creato comitati per non farsi portare via l'acqua, valore simbolico dell'anima del paesaggio montano.
Queste persone con la loro passione e attaccamento alla montagna sono riuscite nella maggior parte dei casi a salvare il torrente della propria valle. Io sinceramente mi ritengo affetto da questa forma umana di idrofilia, vedo nella semplicità di un torrente qualcosa che gli altri non vedono.
Mentre il numero delle centraline è continuato a salire, non si può dire altrettanto del volume della loro produzione che è rimasto invariato, quando non è addirittura diminuito. La quantità di pioggia annuale sta diminuendo e le centraline stanno aumentando, è un fatto preoccupante.
Oggi solo il 2% dei corsi d'acqua italiani si trova ancora in condizioni di elevata naturalità, il torrente Alberone nelle valli del Natisone è uno di questi. Costruire una centralina anche se piccola in uno di questi torrenti significa svuotare il letto del fiume e mettere a rischio la flora e la fauna viventi in quel tratto di torrente. A questo ritmo in un futuro vicino non ci saranno più torrenti balneabili e non si potrà godere di acqua pura che sgorga dalle sorgenti sempre più rare. Tutti devono rendersi conto di questo problema, sembra piccolo ma è dai torrenti che nasce la vita, l'acqua è il nostro principio vitale. Dunque è fondamentale produrre energia rinnovabile senza bruciare i combustibili fossili, ma bisogna fare molta attenzione dove queste opere vengono costruite. Ci vogliono studi mirati per capire se l'impatto ambientale è quasi nullo, perché costruire una centralina su uno degli ultimi torrenti incontaminati non è produrre "energia verde"ma è distruggere un tratto di torrente unico al mondo.
I torrenti puri dovrebbero essere tutelati per garantire alle future generazioni un approccio in armonia con l'acqua che ora velocemente si sta perdendo ai ritmi consumistici della città.
L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile impegna il mondo a garantire che tutti abbiano accesso all’acqua potabile e include dei sotto-obiettivi per la protezione dell’ambiente naturale, la riduzione dell’inquinamento e la riabilitazione degli ecosistemi legati all’acqua. Gli ecosistemi danneggiati, infatti, influenzano la quantità e la qualità dell’acqua disponibile per l’essere umano e ne condizionano la salute, l’educazione e lo sviluppo sociale ed economico.
è più importante quindi non sprecare le risorse che già abbiamo. Di tutta l’energia che consumiamo, il 35% viene usata in casa, dunque è proprio dalla casa che deve partire il risparmio. Un esempio virtuoso di risparmio di energia elettrica si può trovare nel comune di Hole, non lontano da Oslo, in Norvegia, dove hanno installato lungo la strada 155, in un tratto di circa 9 chilometri, dei lampioni con luci a led che si spengono quando sulla strada non c’è nessuno.
Si tratta di una importante e straordinaria novità ecologica che permette un importante risparmio di energia elettrica e inoltre riduce l’inquinamento luminoso tanto fastidioso per l’osservazione del firmamento e, nel caso specifico, dell’aurora boreale.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il cambiamento climatico, il quale potrebbe portare ad avere maggiori eventi alluvionali estremi con la conseguente necessità di mantenere fuori servizio la centrale per periodi di tempo più lunghi e meno acqua in estate. Gli impianti come quello proposto sul torrente Alberone non hanno dunque alcun ruolo nel perseguire lo scopo per cui sono incentivati, cioè la riduzione delle emissioni di gas clima alteranti, e si configurano come un chiaro esercizio speculativo non solo a danno dell’ambiente, ma più in generale delle finanze pubbliche.
E in un periodo come quello che viviamo in cui lo Stato sta pesantemente ridimensionando il suo ruolo di fornitore di servizi pubblici essenziali (sanità, scuola, trasporti pubblici, acqua potabile ecc.) speculazioni come questa sono socialmente inaccettabili.
torrentealberone@gmail.com